L’interpretazione

La tecnica viticola

L’approccio iniziale è stato quello di centrare un obiettivo enologico ben chiaro: vini di alto profilo con respiro sovra locale. In funzione delle variabili legate alla varietà (genetica vegetale) e al mesoclima, è stato scelto quale cultivar coltivare in ciascun sito a disposizione.

È stato preferito un sesto d’impianto stretto: 2 metri per 0,9 metri e un carico di 7-9 gemme pianta. Altre decisioni importanti si concretizzano in: piante impalcate tra i 60 e i 70 centimetri da terra, con una chioma variabile tra 120 ed i 150 cm, gestione di potatura secca, piegatura, selezione germogli, eventuale vendemmia verde, sfogliatura e palizzatura interamente a mano. Riteniamo, infatti, che solo il passaggio dell’uomo davanti alla pianta e la possibilità di usare le sue mani possano dare la migliore risposta rispetto all’equilibrio vegetativo della pianta.

Altra scelta: l’inerbimento totale delle file, trattate prima con essenze erbacee spontanee che sono diverse per ogni vigneto, come conseguenza dei singoli microclimi, spesso variabili nei singoli appezzamenti.

Il cotico erboso nel sottofila viene sfalciato e le infestanti controllate con il pirodiserbo.

La crescita di erba nel vigneto garantisce l’equilibrio fornito dall’apporto di sostanza organica al terreno. La sostanza organica del terreno favorisce la nutrizione radicale della vite, nonché la crescita delle stesse radici, aiutando l’aerazione nel terreno. Inoltre, non è da trascurare l’ideale condizione di convivenza con insetti e lombrichi, favorevoli al mantenimento della struttura.

La vinificazione

La pulizia nei vini è condizione necessaria alla percezione del Cru. È una sorta di trasparenza che permette ai profumi dell’uva trasformata in vino di farsi sentire senza interferenze. La tecnica di trasformazione, sin dalla rottura dell’integrità dell’acino, deve essere coerente con quanto appena teorizzato.

I vini vengono fermentati ed affinati sia in serbatoi di acciaio che in legno. L’affinamento ha inizio al termine della fermentazione alcolica ed avviene sur lies, lievito fine, procedendo fino al cuore dell’estate. Dopo i vini vengono affinati in bottiglia per un anno intero.

I vini bianchi vengono messi sul mercato a 24 mesi dalla vendemmia, mentre i rossi subiscono un percorso di affinamento più lungo: dai 36 ai 48 mesi.